#BANALITÀ 01
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La pubblicità si può considerare arte?
No, perché ha obiettivi diametralmente opposti.
“L’arte rende tangibile la materia di cui sono fatti i sogni”
Questa è una delle tipiche frasi che comunemente la gente associa all'idea di Arte 😮 e non dice nulla di concreto ma in genere piace molto.
Forse il concetto stesso di “Arte” è talmente complesso da essere indescrivibile e si preferisce affidarsi a frasi che ne fanno intuire la grandezza solo a pochi eletti in grado di CAPIRE 🤯 Macché! Mi rendo conto però che soffermarsi più di due secondi su un tema come questo possa sembrare noioso (per non dire inutile).
L’artista è un intellettuale la cui attività di studio, ricerca e riflessione su temi di interesse generale ha come scopo la realizzazione di un’opera (d’arte) in grado di suscitare empiricamente nello spettatore quelle stesse domande e riflessioni.
L’artista passa la sua vita ad interrogarsi sul significato profondo delle cose riuscendo, attraverso le proprie opere, a condividere con gli altri questa sua esperienza. Ne consegue che l'opera d'arte, per quanto banale possa sembrare, ha come fine quello di ispirare in chi la guarda domande e riflessioni.
Tempo fa suscitò molta "indignazione" Comedian, meglio conosciuta come la banana di Cattelan: una comune banana appiccicata ad un muro bianco con del nastro adesivo venduta alla modica cifra di 120.000 dollari. Anche questa sarebbe arte? Sì, perché quando si legge che qualcuno ha speso tutti quei soldi per comprare QUELLA banana è inevitabile fermarsi a riflettere sul valore delle cose, su cosa si intende per "opera d'arte" e quanto il denaro possa influenzare il giudizio della gente.
La pubblicità invece, per quanto creativa possa essere, non vuole suscitare domande perché il suo scopo è quello di dare risposte
In foto una campagna pubblicitaria (di qualche anno fa) firmata Armando Testa per Chiquita: è molto creativa ma non genera dubbi, anzi, vuole darti la rassicurante certezza che non serve porsi tante domande perché la banana Chiquita è buona e piacerà a milioni di persone.
Pubblicità e Arte hanno scopi diversi
e non vanno confuse,
soprattutto se si vogliono utilizzare
a scopo di marketing
